Manuale dell’animatore turistico: introduzione per principianti

Manuale dell’animatore turistico: introduzione per principianti

Se vuoi lavorare come animatore turistico nei villaggi, ma sei alla prima esperienza, eccoti un incipit generale da cui partire e da seguire per avere successo nel mondo dell’intrattenimento.

Quante volte ti sarà capitato di andare su internet e scrivere sui motori di ricerca “Come fare per” diventare un perfetto qqualcosa. Bene, in questo primo appuntamento ti sveleremo i segreti della professione di animatore turistico in maniera molto generica, giusto per farti prendere le misure.

Le macro-aree dell’animazione turistica

Quando hai pensato per la prima volta che avresti voluto lavorare nell’industria del turismo come animatore nei villaggi, ti sei chiesto in che settore? Sì esatto, esistono diverse aree in un corpo di intrattenimento di un villaggio:

  • Animazione di contatto, che racchiude tutte le figure che sono rivolte al coinvolgimento degli ospiti nelle varie attività quotidiane, come eventi, giochi e spettacoli; un ruolo cruciale in quanto elemento di aggregazione tra gli ospiti;
  • Area sportiva, che invece coinvolge tutti gli esperti e i professionisti sportivi che solitamente hanno la funzione di organizzazione ed insegnamento delle varie attività ludico/sportive;
  • Animatori dei minori, ovvero tutti coloro coinvolti nelle attività di Hero Camp (nel caso Club Esse) e Young Club , che hanno come centro della loro attenzione il mondo dei bambini e dei ragazzi, fulcro pulsante dei villaggi;
  • Tecnici dello spettacolo, che infine raggruppa tutti i profili più professionali di quelle competenze che sono molto vicine, se non le medesime, del mondo del teatro, dello spettacolo e dell’intrattenimento in generale.

Naturalmente, di villaggio in villaggio, di animazione in animazione, potrai avere esperienze diverse in posizioni che possono variare leggermente per nomi e funzioni. Quindi il primo esercizio utile sarebbe quello di domandarti: “In cosa sono bravo/a io?”, “Che cosa mi piacerebbe fare?”.

Requisiti per poter diventare un bravo animatore turistico

Non c’è dubbio che per lavorare con successo come animatore turistico, bisogna possedere spiccate doti di personalità. Tra i principali requisiti che bisogna avere troviamo:

  • solarità, con cui naturalmente si trasmette allegria, dove il sorriso fa una differenza sostanziale;
  • socievolezza, con la quale ci si adopera per far nascere nuove amicizie e trasmettere emozioni;
  • resilienza, con la quale si impara a gestire situazioni sotto pressione proprie dei tempi rapidi ed energetici del turismo;
  • empatia, che permette di stabilire un primo contatto positivo con qualsiasi tipologia di ospite;
  • energia, che appunto da un’iniezione di dinamicità a colleghi e ospiti;
  • cortesia, a cui si lega la professionalità, con le quali si interagisce anche in questo caso con ospiti e colleghi;
  • cura di sé, fondamentale per trasmettere attenzione per se stessi e quindi per gli altri;
  • puntualità, nel comunicare le informazioni necessarie agli ospiti e diventare punto di riferimento affidabile.

Il “viaggio” naturalmente non finisce qui, ma di sicuro, potrai iniziare a comprendere se questo particolare ma bellissimo mestiere di puro intrattenimento, è quello che fa per te.

Una volta stabilito questo, ricorda che la stoffa dell’animatore si tesse con passione e abnegazione, sviluppando consapevolmente tutte le competenze artistiche, organizzative e relazionali necessarie per favorire la felicità di chi ti sta intorno, ma soprattutto, la tua.

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