Gli unguenti segreti di Luogosanto

Gli unguenti segreti di Luogosanto

Curiosità – Per saperne di più nasce per raccontare ai nostri ospiti gli aspetti più interessanti e meno conosciuti delle località dove sono situati i villaggi turistici e gli hotel Club Esse, in modo che possano avere un motivo in più per conoscere i meravigliosi territori della nostra penisola: oggi ti parliamo di Luogosanto.

La località di Luogosanto

Nell’entroterra gallurese esiste un paese dal nome particolarmente evocativo: Luogosanto. Si tratta di un piccolo comune con meno di 2.000 anime, a circa mezz’ora di distanza sia dalla costa nord della Gallura, che da Palau e da Baja Sardinia.

La comunità degli abitanti di questa tranquilla località dell’entroterra sardo ha una peculiarità che la contraddistingue: tutte le famiglie hanno tramandato la ricetta naturale per creare un unguento miracoloso per le ustioni e le cicatrici.

Col passare degli anni ogni nucleo familiare ha poi apportato piccole modifiche che hanno reso la ricetta impossibile da generalizzare, in quanto troppo personalizzata dai singoli, ma con uno scopo finale che è sempre lo stesso, e con un risultato ha quasi del sovrannaturale.

L’origine di questa località

Si narra che intorno all’anno 1000 nell’area in cui oggi sorge Luogosanto, vivevano in penitenza e stenti due frati, Trano e Nicola, che in futuro sarebbero stati riconosciuti come martiri e santificati dalla Chiesa.

Secoli dopo la loro morte, le spoglie vennero rinvenute da alcuni monaci francescani, e sul luogo del ritrovamento vennero erette piccole abitazioni, utilizzate a scopo religioso e celebrativo.

Quel piccolo insediamento abitato solo saltuariamente, dette il via a nuove costruzioni ed alla nascita di una vera e propria comunità che scelse il nome di Luogo Santo, proprio in omaggio ai due frati che avevano vissuto in quei posti.

Gli unguenti di Luogosanto

Le cronache del tempo narrano che i due frati avessero capacità fuori dal normale, e che con una loro speciale pozione riuscissero a curare miracolosamente le ustioni anche molto gravi, e a togliere le cicatrici.

Si racconta che un giorno, in un villaggio non lontano dall’abitazione dei due frati, una donna si bruciò con l’acqua bollente, producendosi un’ustione grave e profonda, che avrebbe senza dubbio lasciato cicatrici e dolori ricorrenti.

Dal momento che la medicina speciale di Trano e Nicola era conosciuta in tutta la Gallura, la donna, con il braccio fasciato, affrontò il viaggio attraverso la foresta per chiedere l’aiuto dei due frati.

Il marito, che faceva il pastore come molti altri in zona, constatata la gravità della lesione al braccio della moglie, la accompagnò pur non credendo che la visita ai frati avesse potuto produrre una impossibile ed inaspettata guarigione.

Ma di fronte alla ipotetica possibilità di ottenere almeno un beneficio lenitivo alla consorte, accettò di buon grado il viaggio fino alla casa di Trano e Nicola.

Quest’ultimo accolse caritativamente i coniugi nella sua umile abitazione e, dopo aver visto il braccio della donna, pregò loro di accomodarsi ed aspettarlo pazientemente, avviandosi verso il fitto della foresta prospiciente alla casa.

L’attesa durò alcune ore, nel corso delle quali la donna dovette patire le sofferenze provocate dall’ustione profonda, con la preoccupata vicinanza del marito che non sapeva cosa fare per lenire quel forte dolore.

Creazione degli unguenti

Nicola tornò che era ormai quasi notte, con un sacco pieno di erbe selvatiche che lui stesso aveva raccolto, chissà dove, nell’intrico della vegetazione.

Scelse con accuratezza le erbe da utilizzare e le mischiò in percentuali ben calcolate, per poi sminuzzarle e schiacciarle avvalendosi di un pestello e di un mortaio in pietra, creando così una poltiglia che spalmò sul braccio della donna, per poi fasciarlo con le pezze che i coniugi avevano portato con sé, dopo averle accuratamente lavate.

Infine invitò i due ospiti a fermarsi per la notte, dato che ormai si era fatto buio profondo e non sarebbe stato prudente affrontare il viaggio di ritorno.

L’indomani i coniugi tornarono al loro villaggio, non prima di aver promesso a Nicola che non avrebbero cambiato la fasciatura per almeno una settimana.

Trascorso tale termine, una volta tolto il bendaggio, marito e moglie si resero conto con stupore e meraviglia che la pelle del braccio era tornata perfettamente intatta, morbida e bella come prima.

Meta di cure

Da allora, Luogosanto è la mèta di tutti coloro che vogliono curare le ustioni più gravi o mimetizzare le cicatrici, residuo di vecchie ferite. Chiedete in giro e sicuramente vi sarà indicato qualcuno che ha questi unguenti della tradizione che ancora oggi vengono preparati con le erbe tipiche di questa zona e con le ricette che si tramandano segretamente di generazione in generazione.

 

Marco Baldisseri - Direttore Marketing

Marco Baldisseri
Chief Commercial Officer


Come arrivare

  • In nave al Porto di Olbia o al Porto di Golfo Aranci
  • In aereo all’Aeroporto di Olbia Costa Smeralda

Dove soggiornare


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